Il 13 maggio 2015, al Teatro San Giorgio, ha esordito in prima assoluta il nuovo progetto musicale di Dado Moroni e Roberto Gatto, evento reso possibile grazie alla collaborazione tra il collettivo musicale La Scimmia Nuda (per maggiori informazioni sul collettivo e sulla loro stagione si rimanda al link: http://www.lascimmianuda.it/) e il CSS Teatro stabile di innovazione FVG. Il duo musicale nasce come tentativo di unire un repertorio jazzistico classico con alcuni nuovi brani attraverso l’inedita e minimale combinazione pianoforte-batteria.

Anche se, inizialmente, ero un po’scettico su questa nuova idea, ero anche rassicurato dalla bravura e dalla lunga carriera di questi due giganti del jazz europeo. Questi due musicisti, infatti, vantano collaborazioni sia con i maestri del vecchio jazz, come Duke Ellington,Chet Baker,Ray Brown, sia con grandi del jazz contemporaneo, da Joe Zawinul e Ron Carter fino ad arrivare a Pat Metheny e Wynton Marsalis.

La profonda influenza blues e jazz americana di Moroni e la timbrica calda e mediterranea di Gatto sono riuscite a fondersi incredibilmente bene, in un’appassionata fusione di generi. La scaletta, decisa sul palco dopo ogni brano e costituita da molti pezzi autografi, è riuscita a combinare le interessanti improvvisazioni free jazz e i lunghi e ragionati assoli di Moroni con la bossa nova e l’insolito uso delle percussioni da parte di Gatto, fino ad arrivare a vissuti e sofferenti blues nel bis. Tutti i brani, eseguiti con molta tranquillità e attenzione, sono stati intervallati da storie o esperienze personali raccontate dai due musicisti.

Il fatto che mi ha sorpreso di più è stato l’assoluta sincerità con cui i due musicisti sono riusciti a rapportarsi con il pubblico, demolendo il luogo comune del jazzista snob e altezzoso.  Una serata, insomma, che ha riscosso molto successo, anche grazie alla calda ed entusiasta partecipazione ed accoglienza del pubblico.