Festival, dal latino “festivus”, ovvero “festivo, piacevole”, è un termine usato internazionalmente per indicare un vero e proprio periodo di festa per le vie di una città. Rappresenta un’occasione di sentire dal vivo i progetti, le opinioni, le idee di alcuni personaggi di spicco del quadro culturale contemporaneo, un’occasione che non si presenta tutti i giorni. Ebbene, dal 17 al 22 ottobre Udine ne ospiterà uno il cui “fil rouge” sarà il tema del cosmopolitismo, sempre più attuale in questo mondo dove ormai si fa uso della stessa piccola parola, “festival”, ovunque.
Organizzato dall’associazione culturale “Territori delle idee” e dalla casa editrice Mimesis, l’evento sta per compiere il suo terzo anno e offre un programma di divulgazione sia umanistica che scientifica (tra gli ospiti infatti compaiono matematici, tra cui il sindaco Honsell, e scienziati). L’evento verrà inaugurato al Liceo Stellini la mattina di lunedì 17, con una conferenza del filosofo Franco Rella intitolata “Da metropoli a cosmopoli” e si chiuderà sabato 22 al Caffè Caucigh, con il concerto conclusivo di Aghe Clope, un ensemble eclettico che, improvvisando, mischia musica elettronica e contemporanea, jazz e psichedelia.
Tra gli ospiti più noti compaiono i nomi dell’ex magistrato Gherardo Colombo, che ha dedicato la sua vita a smascherare la corruzione insita nella politica e nella società italiana, il filosofo Emanuele Severino, considerato uno dei maggiori pensatori del Novecento, e quello dell’ex Presidente della Camera, Fausto Bertinotti. Oltre a questi, giornalisti, politologi, storici del cinema, registi, giuristi, vignettisti, economisti, neuroscienziati, biologi e innumerevoli filosofi fanno parte dell’ampia gamma di ospiti pronti a dialogare con un pubblico di curiosi cittadini.
Per l’organizzazione dell’evento sono stati coinvolti degli studenti dei licei di Udine e Cividale, i quali terranno aggiornato il blog del festival pubblicando articoli in tempo reale, e cureranno l’aspetto logistico delle conferenze.
Eccetto alcuni incontri che si terranno a Venzone, Cividale e al castello di Colloredo, la maggior parte degli incontri avranno come palcoscenico vari centri culturali della città di Udine: le librerie, le scuole, Casa Cavazzini, lo spazio Lino’s & Co per le conferenze serali, il Teatro Palamostre e il Teatro S. Giorgio, dove sabato alle 21 due professori metteranno a confronto le loro riflessioni sul tema “Filosofia: tra oriente e occidente”. Il festival rappresenta anche un pretesto per stare a stretto contatto con i luoghi comuni e privati che sono parte integrante della nostra città, che sentiamo troppo spesso come un’entità distante; un modo, dunque, per viverla più da vicino.
Emma Mattiussi (Liceo Classico Stellini di Udine)