È molto difficile scrivere un articolo su un grande artista. È molto complicato tradurre in parole quello che Dylan ha costruito in cinquant’anni. Tanti giornalisti se ne sono lavati le mani elencando i premi ed i suoi successi commerciali, altri hanno semplicemente contestato la scelta, ma in pochi hanno chiarito perché è stato conferito a lui il premio Nobel. “Bob Dylan ha creato una nuova espressione poetica nell’ambito della grande canzone americana”. Questo è quello che recita il comunicato dell’Accademia di Stoccolma. A prima vista può sembrare complesso ma non c’è altro modo per descrivere tecnicamente quello che ha fatto il menestrello di Duluth. Dylan ha usato la poesia per descrivere la quotidianità come non era mai accaduto prima e senza alcuna censura, ha fatto sì che la letteratura e la musica si fondessero insieme per creare un nuovo genere espressivo moderno. Io me lo immagino come un grande cronista che ha osservato e descritto con grande finezza ciò che gli è successo attorno. La sua rivoluzione consiste anche nell’ aver rotto le barriere dei generi musicali, saltando da uno all’altro, riuscendo sempre a disorientare critici e mentori. Zimmermann ha sempre detto quello che voleva quando voleva ed è riuscito a trasmetterlo grazie ai suoi testi misurati e sinceri ed alla sua musica genuina. Per questo non ci sono bugie con Dylan, come lui stesso ha affermato, “il poeta è una persona nuda”. Questo suo atteggiamento ha profondamente influenzato molti artisti dopo di lui, anche in campi che potrebbero essere considerati lontani rispetto ai suoi. Gli è stato conferito il Nobel perché ha speso la vita, come altri artisti, per darci la possibilità di osservare la realtà da un altro punto di vista. Nonostante tutto questo, Dylan ha sempre voluto definirsi semplicemente come “Un uomo che canta e balla”.
Per chi vuole conoscere di più questo grande musicista, vi suggerisco qualche disco:
The freewheelin’ Bob Dylan
Highway 61 revisted
Blonde on blonde
Blood on tracks
Tempest
Antonio Soramel del Liceo scientifico Marinelli