Ufficio ricordi smarriti è uno spettacolo in cui si viene presi per mano e guidati, con delicatezza ed empatia, attraverso stanze, concrete e astratte, nella dimensione del tempo e della memoria.
Lo scorso 7 dicembre, al Teatro Palamostre di Udine, nella Stagione Teatro Contatto 36, il Collettivo N46°―E13° (nato in occasione dell’omonimo spettacolo che ha aperto la scorsa Stagione del CSS), ha debuttato con il suo nuovo progetto di arte partecipata, Ufficio ricordi smarriti. Dopo la prima esperienza collettiva a Contatto 35 e il felice esito dello spettacolo Lady Europe 2.0 a Mittelfest 2017, il gruppo eterogeneo di attori non professionisti di differenti età ed esperienze attoriali, coordinato dalla regista Rita Maffei e dall’assistente alla regia Ada Delogu, ha nuovamente coinvolto il pubblico con dinamiche e meccanismi ancora diversi.

La regista Rita Maffei ph. Luigina Tusini

 

Un appuntamento fisso per tre sere alla settimana, da giovedì a sabato, in cui gli attori si alterneranno per incontrare, di volta in volta, ogni singolo spettatore. Parole chiave di questo spettacolo, i cui sette episodi e le relative repliche si dipaneranno da dicembre 2017 a maggio 2018, sono memoria, identità, tempo, generazioni, ricordi. Un percorso emozionale e introspettivo in cui, fin dai primissimi istanti, il singolo spettatore viene condotto per mano attraverso efficace scenografia, creata da Luigina Tusini, costruita appositamente nella sala Carmelo Bene del Palamostre, completamente trasformata per accogliere Ufficio ricordi smarriti.

Il progetto ha origine da un lavoro di brainstorming dell’intero Collettivo, inizialmente nato dall’analisi e dalla lettura di “L’ordine del tempo” di Carlo Rovelli, un testo chiave per le tematiche affrontate e proposte agli spettatori. I partecipanti  del gruppo N°46- E°13 si sono infatti interrogati sui concetti di tempo, memoria, identità personale, cambiamenti. E dalle riflessioni scaturite, dalle idee e dalle domande sorte sono nati i testi portati in scena: gli attori, quindi, sono anche autori.

Ada Delogu ph. Luigina Tusini

Una delle particolarità di Ufficio ricordi smarriti è la modalità di partecipazione del pubblico: uno alla volta, a distanza di qualche minuto l’uno dall’altro, gli spettatori accedono alla struttura, sia concreta che concettuale, del progetto teatrale. La scenografia non è sul palco, è il palco, è materialmente la sala scelta per il site specific. Lo spettatore non la contempla da lontano, seduto su una sedia ma al contrario la percorre, accompagnato dagli attori che con parole sussurrate, simili alla nostra coscienza, lo conducono con sé in una rete di stanze e luoghi immersi in un’atmosfera quasi onirica, slegata dalla realtà materiale di tutti i giorni.

Valter Bertuzzi

Lo spettacolo è un viaggio, è un insieme di passi che portano sempre in un luogo diverso all’interno della memoria. In ogni stanza c’è qualcuno o qualcosa, sempre diversi, ad attendere lo spettatore. Si ascoltano storie, a volte personali, entrando così a contatto con dialoghi sospesi tra passato e presente e che convogliano nel punt d’incontro tra queste due manifestazioni del tempo: l’identità. Sono storie in cui ci si riconosce o grazie alle quali si può riflettere, che lasciano un segno nell’interiorità delle persone, la cui emotività, spesso schiacciata dalla confusione dell’oggi, trova finalmente lo spazio per riaffiorare. Entrare nell’Ufficio ricordi smarriti equivale a prendere parte ad una sospensione, una parentesi nella frenesia della quotidianità. Al tempo veloce si sostituisce quello del ricordo, della rievocazione. Si esce e si entra nelle stanze con una curiosità ben presto soddisfatta e colmata da nuove scoperte, con la costante presenza dell’empatia da parte degli attori.

Emanuela Moro

Il distacco tra attore e spettatore si infrange contro la barriera di una comune e serena accettazione del nostro mondo, a volte troppo complesso e caotico. Si avvertono una forte solidarietà, una comprensione e una condivisione di emozioni, che sembrano non svanire una volta che una stanza viene lasciata per entrare in quella successiva. I vari spazi, con le persone che li abitano e le storie che li animano, danno l’impressione di continuare ad esistere al di là dello scorrere concreto del tempo. Alla fine, allo spettatore viene lasciato qualche minuto per rielaborare quanto appena vissuto ed eventualmente lasciare qualche riga di commento. Poi si esce: apparentemente nella vita normale. Ma sui volti di chi ha appena visitato le stanze aleggia un’espressione diversa. L’applauso silenzioso è il sorriso di chi esce, dopo circa quaranta minuti sospesi nei luoghi della memoria, dall’ Ufficio ricordi smarriti.  L’Episodio 2 debutta giovedì 14, venerdì 15 e sabato 16 dicembre dalle ore 19. Tutto il calendario al sito www.cssudine.it

Virginia Bernardis (Liceo classico Stellini)

ph. Luigina Tusini

Laura Ercoli

Josephina Balaguer

Antonietta Ermacora

Federica Visentin

 

 

 

 

 

 

Enea Zancanaro

Daniela Fattori

Donatella Mazzone