SE NON SPORCA IL MIO PAVIMENTO

“Posso gettare il mio cuore ai tuoi piedi?”

“Se non sporca il mio pavimento.”

Se non sporca il mio pavimento è il nuovo spettacolo di Giuliano Scarpinato e si configura come un “mèlo” (abbreviazione di “mèlodrame”) che si può definire come un dramma cantato e musicato, prodotto dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG.

Lo spettacolo è nato da un’idea del regista palermitano Giuliano Scarpinato e prende ispirazione da un recente caso di cronaca nera italiana, il delitto Rosboch. Un  giovane aveva soffocato e ucciso la sua ex insegnante dopo averla raggirata, portandole via i 187 mila euro risparmiati, e illusa con il sogno di una nuova vita assieme. Gloria Rosboch aveva scoperto di essere stata truffata e aveva deciso di denunciarlo. Così Gabriele Defilippi, ventenne, e il suo complice Roberto Obert, cinquantenne (collega della madre di Defilippi), avevano deciso di soffocare la donna, il 16 gennaio 2016, e gettare il suo corpo in una cisterna. Il cadavere è stato trovato in un pozzo di una discarica abbandonata. Roberto racconta poi ai carabinieri di essere l’amante di Gabriele. Gabriele e Roberto vengono entrambi accusati di omicidio premeditato e occultamento di cadavere.

Giuliano Scarpinato afferma di aver riconosciuto in questo tragico avvenimento l’incarnamento del mito di Eco e Narciso e attraverso quest’ultimo di voler raccontare i problemi dell’adolescenza e la voglia di tornare ad avere sedici anni e tanti sogni. Scrive: “[…]mentre il tuo corpo non fa che cambiare, che cambiare te stesso sotto i tuoi stessi occhi. E tu non sai più chi sei.”

Dopo aver debuttato al RomaEuropa Festival e presentato al Teatro Bellini di Napoli e al Teatro Filodrammatici di Milano, arriva al Teatro S.Giorgio di Udine, per la stagione Contatto, con protagonisti gli attori Michele Degirolamo (interpreta Alessio Benedetti, il seduttore), Gabriele Benedetti (nei panni di Cosimo Comes, il complice) e Francesca Turrini (nel ruolo di Gioia Montefiori, la truffata).

Il palcoscenico mostra la scenografia disegnata da Diana Ciufo e le videoproiezioni di Daniele Salaris dove si ammirano i video della madre di Gioia con il perenne sottofondo di televisione.

La scenografia crea stupore negli spettatori che guardano i due specchi, uno con dei video e con delle frasi di Heiner Muller tratte da “Pezzo di cuore”, e il secondo, che fa da sfondo, in cui spesso si può vedere attraverso e scoprire i cambi scena.

Non meno stupenda è l’idea delle tende di plastica dove spesso sono proiettati  video o rappresentata un’altra scena.

Su tutto rimane quella realtà, quella quotidianità tutta banale dove affiora un sentimento di pietà che coinvolge lo sguardo dello spettatore.

Al Teatro San Giorgio, Se non sporca il mio pavimento ha visto una platea composta da un notevole numero di adolescenti, e questo mi ha molto colpita e affascinata vista la realtà che viene presentata.

Lo spettacolo si chiude con una scena violenta, cruda, ma fondamentale per far capire al pubblico come il desiderio di soldi portato all’eccesso possa rovinare la vita di tutte le persone coinvolte.

È soprattutto il destino di Gioia che intenerisce il pubblico, perché solo ritornando al mare potrà ritrovare la pace perduta.

Gaia Di Lena – Liceo Percoto