Sentire un profumo. Assaporare un suono. Vedere un sapore.
L’esperienza mistica di non basarsi sulle sensazioni convenzionali: tutto è stravolto.
Il contatto è il protagonista assoluto.
Non serve dire altro.
Dopo 25 anni dal debutto, per 25 minuti ritorna Orfeo, dentro ognuno di noi, pronto a tentare di riportare la sua amata Euridice fra i mortali. Non possiamo voltarci indietro.
Percorrere un labirinto di stanze senza sapere che cosa aspettarsi è la vera sfida: bisogna avere fiducia, lasciarsi trasportare da mani sconosciute e voci impenetrabili.
È un’occasione unica. È la terapia giusta per chiunque non ha mai provato ad uscire dagli schemi.
Un’esperienza troppo personale per essere racchiusa in un banale foglio di carta, in un piccolo schermo di un computer qualunque.
Ricordo ancora una ragazza, appena uscita dal labirinto: aveva gli occhi luminosi, il viso estasiato. Dal suo sguardo ho capito all’istante che sarebbe stata una “visione” assai particolare.
Ancora una volta il CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG, Rita Maffei, Ada Delogu, Luigina Tusini e i trentuno partecipanti/attori del progetto stupiscono il pubblico, facendo il tutto esaurito in poche settimane.
E’ anche questo uno spettacolo teatrale? Uno dei migliori direi.
di Ilaria Bersan del Liceo classico J. Stellini